Queste del 3 e 4 ottobre non sono elezioni normali, di quelle che si tengono ogni 5 anni, ma lo spartiacque da cui passa il futuro della città per i prossimi 25. Torino sta oggi davanti a un bivio: rinascere, dopo la pandemia e la stagione dell’indebitamento, con una nuova visione, oppure arrendersi definitivamente al declino.
Per questo, Paolo Damilano e Torino Bellissima annunciano non una “festa di chiusura”, ma una “Tre giorni per il Futuro”. Tre giorni in cui confrontarsi con modelli virtuosi, sviluppare una visione con protagonisti del dibattito nazionale, analizzare l’importanza di fare squadra per riportare Torino là dove merita: tra le capitali del mondo. È il grande cambiamento che ci attende, spetta a noi coglierlo.